Shapeless Zine (IT)
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C'era una volta un tempo dove l'acciaio aiutò a sopravvivere... e la magia esisteva per vedere cose indescrivibili... Inizia così la descrizione dell'Era di Earthdown mondo fantastico in cui si muovono i tedeschi Logar's Diary, dediti al Fantasy Power Metal diventato molto popolare da qualche anno a questa parte. Orsù nobili lettori... il viaggio è iniziato, seguitemi attraverso le peripezie di questa recensione fuori dal tempo e dallo spazio.

La musica proposta dal quintetto di Berlino viaggia attraverso tematiche Fantasy e, come avrete di certo capito, lo stile è una visione abbastanza simile a quella dei pluriacclamati Rhapsody, (fortunatamente molto meno orchestrali e molto più metallici rispetto alla suddetta band) con qualche vago (e doveroso...) riferimento ai loro conterranei Blind Guardian.

Questo lavoro è il primo CD autoprodotto dalla band e devo dire che il risultato è altamente professionale, anzi, professionalissimo! Nel CD c'è proprio di tutto: effetti speciali, ottima produzione, parti narrate ed una bella copertina Fantasy, tanto che pensavo di trovarmi di fronte ad un nuovo RPG stile Baldur's Gate! Anche le liriche sono ambiziose, incentrate su un concept creato dal chitarrista Steven Schubert. Come ho già detto le orchestrazioni sono abbastanza contenute, così come il lavoro alle tastiere (Evviva! Non me ne vogliano i signori tastieristi... Metal is Guitar!!!) che lascia ampi spazi alle ritmiche e ai cori curati, anche questi poco appariscenti e di certo non versione 'tifoseria da curva nord' come accade per tanti altri gruppi.

Le canzoni si snodano su linee melodiche facili, giri vagamente 'folk' e parti di Power tedesco (Running Wild e Blind Guardian soprattutto) probabilmente non molto originali ma suonate benissimo. La terza traccia è da segnalare per una buona ballata medioevale che inizia con un arpeggio che mi ha riportato direttamente a "Past And Future Secret" dei Guardian che furono... la somiglianza è notevole! Così come ho avuto un deja vu in "King's Hall", brano che parte con antipasto di flautini e zufoli elfici, per poi avventurarsi in un mid tempo stile Manowar ed un ritornello che è TALE E QUALE a "Blood Of My Enemies"! Vabbè, alla fin fine queste sono solo delle piccole ingenuità, ricordo che questo è il primo lavoro e le 'similitudini' sono cose capitate a tutti. I brani alla fine sono comunque validi ed efficaci, l'unico neo che toglie punti al disco è sicuramente la voce, il cantato non è abbastanza convinto e a tratti risulta abbastanza piatto (in certi casi si nota un'imitazione imperfetta del nostrano Fabio Lione), per non parlare di alcuni 'acuti' che sinceramente poteva lasciarsi nel diaframma, se certe cose non si sanno fare... meglio non farle!

Una cosa curiosa (che non ha grande peso nella valutazione) è stata la scoperta che i Logar's Diary non hanno un batterista e le parti del CD sono state interamente programmate al computer!!! Giuro che se non l'avessi letto non me ne sarei mai accorto! Il suono è del tutto identico a quello a cui tanti gruppi Power ci hanno abituato (sob!) e la differenza non si nota assolutamente (e pensare che i Rhapsody erano stati accusati di avere fatto le loro canzoni al PC... mah... chissà!).

Come chiosa finale, posso dire che come nella letteratura Fantasy (o nei giochi di questo tipo) ci sono i 'Maestri' del genere, così è nella musica... di Blind Guardian ci sono solo loro e tutti gli altri son nessuno... eppure i Logar's Diary sono riusciti nel loro intento di creare un buon prodotto da soli (ricordo che non hanno grandi label alle spalle), piacevole, forse scontato, ma di sicuro suonato con passione.

8/10 points

- Review by Muad´Dib

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